Lettera aperta al Sindaco di Comiso in supporto dei nostri anziani

Lo scorso 1 dicembre, a Comiso, abbiamo assistito a scene d’altri tempi con lunghe file e anziani in coda all’aperto in attesa del ritiro della pensione. Cosa possiamo fare per attutire i disagi che devono affrontare in questo periodo emergenziale per ritirare quanto serve loro per vivere?

Naturalmente non sono i consiglieri comunali, la Giunta o il Sindaco ad avere il potere di risolvere in toto il problema, ma magari agendo tutti insieme e interloquendo con gli uffici che erogano le pensioni qualche soluzione per rendere meno pesante il ritiro della pensione potremmo trovarla. Per questo ho scritto una lettera aperta al Sindaco di Comiso.

Caro Sindaco,

lo scorso primo dicembre è stato, come ad ogni inizio del mese, il primo dei 10 giorni di pagamento delle pensioni presso gli uffici di Poste Italiane e presso gli Istituti bancari della nostra città, come delle altre.

E lo scorso primo dicembre, anche se “in tempo di Covid-19”, come si dice per adesso, quasi ad indicare un’era temporale a sé stante, tanti nostri concittadini si sono recati a prelevare la pensione con la quale fare fronte alle proprie esigenze e a quelle di tanti familiari che la crisi economica legata alla pandemia non ha certo risparmiato, anzi.

E il primo dicembre 2020 ho visto per le vie di Comiso, come credo abbiano fatto tanti altri miei concittadini, scene d’altri tempi. Il doveroso rispetto dei protocolli anti covid, la necessità di mantenere il distanziamento, l’impossibilità di creare assembramenti all’interno di luoghi chiusi, hanno generato lunghissime code, con alcune che interessavano persino più vie del nostro abitato, al di fuori degli uffici postali e degli istituti di credito principali. E in fila in quelle code c’erano per la gran parte i nostri anziani, ligi al dovere e rispettosi di tutte le indicazioni obbligatorie in questo periodo, ma inevitabilmente esposti al freddo e graziati da condizioni atmosferiche che solo due giorni prima sarebbero state proibitive. E che non sappiamo come saranno ai primi di gennaio, o di febbraio o dei prossimi appuntamenti finchè questa emergenza non sarà diffusa.

Mi rendo perfettamente conto che né un consigliere comunale come me né ovviamente il Sindaco della città hanno alcun potere su un fenomeno del genere, ma mi chiedo se possiamo assistere rassegnati a queste scene e ai rischi cui questi nostri concittadini sono costretti ad esporsi per ritirare quanto serve loro per vivere. Non ci si ammala di solo Covid-19, del resto, e restare qualche ora in fila all’esterno degli uffici postali o bancari in pieno inverno non è certo quello che augureremmo ai nostri cari.

E’ per questo che ti chiedo, quale rappresentante di tutta la città, se non è possibile fare qualcosa per mettere i referenti degli uffici di erogazione interessati attorno a un tavolo e trovare una soluzione che possa evitare il crearsi di queste file quasi chilometriche in occasione almeno del ritiro delle pensioni o almeno rendere un minimo più confortevoli gli spazi in cui si formano le file.

Lo so che non rientra tra i compiti di chi amministra la città, ma viviamo in una situazione straordinaria e confido nel tuo impegno restando a disposizione per qualunque supporto possa essere utile.

Comiso, 9 Dicembre 2020

Gaetano Gaglio

Rispondi