Come previsto hanno vanificato 5 anni di risanamento, bruciando tutto in tre anni di nulla assoluto. E ora, previsto anche questo, tentano in maniera quasi infantile di scaricare su altri il frutto della loro incompetenza. Dopo 11 anni l’Amministrazione Schembari prova a ripetere il capolavoro distruttivo della giunta Alfano. Del resto i protagonisti sono praticamente gli stessi.
COMUNICATO STAMPA
Un’amministrazione in panico da disavanzo cerca di creare confusione attribuendo ad altri le proprie colpe e dimenticando in maniera quasi infantile che atti, votazioni e delibere sono lì a smentire errori, strafalcioni e bugie.
Negli ultimi giorni abbiamo assistito, increduli e attoniti, alle incredibili esternazioni provenienti dall’Amministrazione Schembari di fronte all’ennesimo disastro in tema di bilancio.
Prima ci hanno spiegato che, commissariati per la seconda volta su due per i pesanti ritardi, siamo sul semestre di media, non erano commissariati ma si era insediato al Comune un commissario regionale per il rendiconto 2019. Da non crederci.
Poi, di fronte a un disavanzo per il solo 2019 di sette milioni e mezzo di euro, vediamo l’assessore al bilancio in un video messaggio strumentalizzare le vittime da covid 19 in città come scudo per sfuggire a critiche che con la pandemia non c’entrano nulla, una vergogna che lascia quasi senza parole. E dopo questa incredibile uscita ci spiega che il disavanzo è colpa dei debiti ereditati tre anni fa dalla giunta precedente.
Infine, incolonnando con non poche forzature ed errori una serie di fatture in pagamento, lo stesso assessore, calpestando ogni regola contabile e persino il buon senso, riscrive da sola, a mezzo stampa, i bilanci dal 2015 ad oggi inventandosi disavanzi inesistenti nel tentativo di coprire la propria inadeguatezza, senza rendersi conto di evidenziarla ulteriormente.
Per chiarezza l’attuale amministrazione ha portato in consiglio, dal 2018 a oggi, almeno quattro provvedimenti finanziari in cui ha certificato di avere ereditato i conti assolutamente in regola, senza disavanzi, senza debiti insostenibili, senza buchi. E l’attuale maggioranza consiliare ha regolarmente votato, anche quando dalle opposizioni veniva avanzata qualche proposta correttiva, tali provvedimenti, certificando ulteriormente che tutti i conti erano in regola.
Oggi, di fronte al fallimento finanziario di due anni e mezzo di gestione, l’Assessore Pepi, anziché dimettersi, prova a cancellare i propri atti, attribuendo ad un passato ricostruito fantasiosamente le proprie colpe. E sostenendo di aver sanato 18 milioni di euro di debiti ereditati.
Peccato che l’assessore non abbia sanato proprio niente, ma ha semplicemente contratto un mutuo, sfruttando i provvedimenti governativi anticovid, per pagare quello che non ha pagato regolarmente.
Sulla vicenda, quando la fine delle misure di contenimento lo consentirà, sfido l’assessore a un pubblico confronto per sbugiardarne, atti alla mano, errori e menzogne. Nell’immediato stiamo verificando se per caso, sotto la sua gestione, non si sia omesso di pagare le fatture relative agli anni precedenti per privilegiare, illecitamente, quelle relative al periodo di gestione della presente amministrazione, violando la legge e ignorando l’ordine cronologico obbligatorio nei pagamenti. Di quanto scopriremo daremo notizia alla città e alle autorità competenti.
Comiso, 13 Novembre 2020
Il consigliere Comunale di
Articolo Uno – Lista Spiga
Gaetano Gaglio