Un altro mio “figlioletto” amministrativo ha visto la luce questa settimana, è il complesso di Via delle Palme
Quella di realizzare un complesso ricreativo di molteplice uso è stata una delle idee più controcorrente avuta in tema di opere pubbliche. Sarebbe banale dire che recuperare un’area degradata come quella del campetto di Via delle Palme metteva tutti d’accordo, ma realizzare al posto di un campo di calcetto una struttura con un percorso per skateboard e pattini, un campo da bocce ed un playground per il 3contro3 di Basket non è stata una scelta “a favore di corrente”. I risultati, naturalmente, cominciano da subito a dimostrarne la bontà.
Un quartiere che ha cambiato volto, con gli abitanti entusiasti che oggi osservano quotidianamente il centro di aggregazione che volevamo dare loro al posto di un’area degradata ridotta a discarica.
Uno skatepark, la zona dedicata ai pattinatori, da sempre richiesto in città ma mai realizzato, che oggi attira giovani e giovanissimi (ancor prima della consegna ufficiale dell’opera, a dire il vero) dall’intera provincia.
Un campo da bocce, per ampliare l’offerta ricreativa anche alle generazioni “più esperte” e rendere l’area un punto di ritrovo intergenerazionale.
Un playground per il Basket, limitato per ragioni di spazio al 3contro3, ma uno spazio per la palla a spicchi non potevo non recuperarlo comunque.
Meno di 100 mila euro di costo dei lavori, finanziati dal Credito Sportivo, per un’opera dotata di videosorveglianza che, nel suo piccolo, non soltanto recupera un’area di degrado sinora irreversibile, ma lascia un segno visibile sulla città, garantendo un’offerta ricreativa prima inesistente e favorendo l’accesso alle strutture a tutti, vista l’assenza di recinzioni e barriere, come nell’intera filosofia degli spazi condivisi che ha segnato l’azione dell’Amministrazione Spataro.
Il complesso di Via delle Palme è un’altra testimonianza delle soddisfazioni che l’attività politica garantisce a chi lavora per il bene della propria città, un altro di quei segni che guarderò sempre con soddisfazione, a meno forse solo del prato sintetico, che avrei evitato 😛 .
Grazie ai tecnici e ai progettisti dell’Ufficio Tecnico comunale, con in testa il progettista Giovanni Mustaccio (così Patrizia non mi picchia) e il RUP Pippo Cilia, che ci hanno lavorato facendo un ottimo lavoro, agli amministratori attuali che mi hanno invitato all’inaugurazione, a tutti i cittadini che mi stanno testimoniando la bontà della scelta fatta e al mio sindaco, Filippo Spataro, che in quella scelta ha creduto anche quando sarebbe stato più semplice seguire quel “favore di corrente” di cui parlavo all’inizio.
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