Comunicato stampa: si è dimesso dopo un anno, come sapevano tutti fin dalla campagna elettorale, l’assessore al Bilancio Peppino Arezzo.

Le dimissioni dell’assessore al bilancio della Giunta Schembari, il dott. Arezzo, arrivano non del tutto inattese e certificano, se ce ne fosse bisogno, come le difficoltà nel controllo dei conti del Comune di Comiso abbiano da tempo superato i livelli di guardia.

Nessuno crede ovviamente ai motivi personali di cui parla il Sindaco Schembari nel comunicare alla città l’abbandono del suo assessore, che già aveva ereditato una situazione difficile ma che è letteralmente esplosa nell’ultimo periodo.

I perenni ritardi nell’approvazione degli strumenti finanziari – dal suo insediamento ormai sei anni fa il sindaco Schembari non è mai riuscita a portare in aula per tempo un bilancio -, i commissariamenti regionali ripetuti, le diffide continue del collegio dei revisori erano da tempo segnali gravi che una maggioranza sorda continua a non voler ascoltare.

I buchi di bilancio, l’ultimo consuntivo si è chiuso con un deficit di 5 milioni e mezzo,   i debiti verso i fornitori dell’ente, oltre 20 milioni di euro  di fatture scadute e non pagate dal 1 gennaio 2020 al 24 gennaio 2024, un Comune che paga solo una fattura ogni tre che ne riceve sono solo le ultime testimonianze di una crisi finanziaria cui la giunta non ha saputo e non sa dare alcuna risposta se non l’aumento di ogni tipo di tassa possibile per spremere i cittadini ed il ricorso agli esattori delle società private.

E’ in questo quadro che Arezzo lascia, da persona seria, dopo aver portato in aula il consuntivo 2023, ma evitando di diventare il capro espiatorio di un disastro che all’orizzonte si intravede sempre più vicino.

A lui riconosciamo la serietà, la disponibilità all’ascolto che ne ha sempre contraddistinto il rapporto con i consiglieri, la sincerità nelle interlocuzioni senza il ricorso ad artifici retorici o alla fuga nel silenzio. Un assessore corretto e impegnato che non può certo essere additato come il colpevole della crisi dell’Ente che ha responsabilità politiche ben precise.

Gli auguriamo di continuare a raccogliere le soddisfazioni ed i riconoscimenti che il suo lavoro gli garantisce, lasciando a coloro che restano le responsabilità che è giusto che si prendano.

Comiso, 13 Agosto 2024   

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