A Comiso per ora non è possibile beneficiare della tregua fiscale con rottamazione e stralcio delle cartelle fino a mille euro vista la scelta politica dell’Amministrazione Schembari di avvalersi di un’agente di riscossione privato. Al di là delle polemiche occorre trovare una soluzione nell’interesse di cittadini.
Purtroppo i cittadini di Comiso, a meno che non intervenga una modifica normativa o una interpretazione estensiva dei provvedimenti in essere, non possono beneficiare della tregua fiscale con rottamazione e stralcio delle cartelle fino a mille euro.
Non si tratta di sfortuna, ma per effetto della scelta politica dell’Amministrazione Schembari di rivolgersi ad un soggetto privato per la riscossione coattiva il nostro Comune è escluso, secondo l’interpretazione attuale della normativa, da questa possibilità.
Dispiace ascoltare l’Amministrazione Comunale arrampicarsi sugli specchi e nascondersi, invece che prendersi le proprie responsabilità per scelte sbagliate che oggi ci mostrano il conto, dietro, nell’ordine:
- alla necessità che i cittadini paghino le tasse, sacrosanta sempre, ma che nulla c’entra con la possibilità di avere uno sconto su interessi e sanzioni o un’agevolazione come milioni di cittadini di altri comuni in un momento difficile per moltissime famiglie;
- all’obbligatorietà presunta della propria scelta politica, affermazione falsa sotto ogni punto di vista;
- alla rabbia dei cittadini che si sentono privati senza colpe, oggi, di una possibilità concreta di ridurre i propri disagi economici a causa di scelte politiche rivelatesi sbagliate.
All’assessore Pepi, cui esprimiamo solidarietà per le invettive che subisce al pari degli amministratori locali oggi, e ieri, in posizioni difficili di responsabilità, e di cui apprezziamo l’impegno che sta mettendo in campo per estendere anche a Comiso i benefici della tregua fiscale, suggeriamo di rinunciare a difendere l’indifendibile.
Comiso avrebbe ben potuto gestire direttamente la riscossione coattiva, come in passato, mantenendo la possibilità di venire incontro in vari modi ai propri cittadini, avrebbe potuto ricorrere al ruolo e al riscossore pubblico, avrebbe potuto associarsi ad altri Comuni. Avrebbe potuto agire in diversi altri modi.
La nostra critica al riscossore privato non è neppure un argomento di campagna elettorale, sono anni che contestiamo questa scelta in consiglio comunale, in città, in ogni sede possibile. Esattamente dall’indomani del provvedimento della Giunta Schembari, che abbiamo definito sbagliato avendo ragione.
Lasciamo perdere le polemiche elettorali quindi, e cerchiamo di lavorare insieme per riparare agli errori commessi e tollerando il più possibile, per quanto sia difficile dal punto di vista umano e personale, la rabbia dei cittadini esasperati e disperati senza attribuirla agli avversari politici. Non ce n’è certo il bisogno.
Comiso, 13 marzo 2023
Il capogruppo consiliare
della Lista Spiga
Gaetano Gaglio