L’emergenza sanitaria legata alla diffusione dell’epidemia di Corona virus non soltanto è tutt’altro che in chiusura ma viene ora accompagnata da una altrettanto grave emergenza economico-sociale. Sono necessari interventi immediati che sia il Comune sia la Regione possono e devono attuare.
Bene il contenimento, ma per il futuro dobbiamo attrezzarci ora con misure di potenziamento dei presidi sanitari, tra cui l’ospedale di Comiso, e con aiuti ai cittadini, come, per cominciare, il blocco delle tasse e delle rate dei tributi locali.
Il contenimento della circolazione dei cittadini per ora sta dando buoni frutti, ma non ci si può limitare a questo. Se i contagi dovessero aumentare occorre potenziare le strutture ospedaliere per “aiutare” gli ospedali di Modica e Ragusa e non arrivare alle criticità presenti oggi nelle regioni del nord. E poi bisogna immediatamente combattere l’emergenza economico sociale dovuta al fermo delle attività: il Comune di Comiso deve bloccare immediatamente le scadenze dei tributi comunali e delle rate dei piani di rientro con l’Ente e con il soggetto privato Area Riscossione.
COMUNICATO STAMPA
L’emergenza sanitaria legata alla diffusione dell’epidemia di Corona virus non soltanto è tutt’altro che in chiusura ma viene ora accompagnata da una altrettanto grave emergenza economico-sociale. Sono necessari interventi immediati che sia il Comune sia la Regione possono e devono attuare.
L’epidemia di Corona Virus ha costretto sinora il Governo e la cittadinanza all’adozione ed al rispetto di misure eccezionali ed inevitabili. La limitazione degli spostamenti e della circolazione dei cittadini sta tentando di mantenere basso il numero dei contagi con buon successo, grazie anche agli sforzi degli Enti Locali, della protezione civile, dei volontari, delle forze di polizia municipale e delle forze dell’ordine, oltre che del personale sanitario di ogni livello.
I vertici dell’ASP di Ragusa hanno sinora organizzato e gestito al meglio l’emergenza ottimizzando le risorse disponibili e nel quadro delle indicazioni regionali. Se però il contagio dovesse crescere, come avviene tutt’ora nelle regioni del nord e centro Italia, anche nella nostra provincia, i posti letto in terapia intensiva potrebbero scarseggiare. Gli ospedali di Modica, ed in subordine Ragusa, pronto ad integrare in caso di bisogno il fabbisogno necessario, potrebbero essere interamente assorbiti dalle cure ai pazienti più a rischio, trasferendo su Vittoria e sugli altri reparti di Ragusa un insostenibile carico di trattamento delle altre urgenze, che non si fermano ad aspettare che passi l’epidemia. In attesa quindi di ripensare, dopo l’emergenza, la politica sanitaria che ha ridotto sempre più la capacità degli ospedali iblei nell’ottica di un’ottimizzazione di costi e risorse orientata al risparmio, è il momento che la Regione Siciliana potenzi immediatamente le strutture sottoutilizzate della nostra provincia, quali ad esempio gli ospedali Paternò Arezzo di Ragusa, Regina Margherita di Comiso e Busacca di Scicli, perché possano da subito assorbire il trattamento di casi non legati all’epidemia, dotandoli subito anche di mezzi, di Dpi, e strumentazione adeguata. Si alleggerirebbe così il carico degli altri nosocomi, che potrebbero a breve trovarsi in situazioni critiche. E perché, in caso di necessità, questi ospedali possano essere impiegati velocemente senza dover assistere al recupero di capannoni industriali o al montaggio di strutture da campo come in altre realtà, per il trattamento dei malati in eccedenza. Se ci sono i posti la mortalità di questa epidemia può restare circoscritta, la curva del contagio nella nostra provincia ci sta dando il tempo di intervenire, non sprechiamolo. Faccio affidamento sull’impegno dell’intera deputazione iblea all’Ars perché possa fare propria e portare avanti questa istanza di potenziamento dei presidi sanitari nel nostro territorio.
La chiusura forzata di molte attività ha poi ridotto drammaticamente la capacità finanziaria della cittadinanza. Se continua così a breve non ci sarà sanzione in grado di confinare in casa chi non sa come acquistare i generi di prima necessità. In attesa che nuove e più efficaci misure governative diano la liquidità necessaria a famiglie e imprese il Comune di Comiso deve adottare immediatamente una moratoria del pagamento dei tributi locali, bloccando le rate in scadenza anche dei piani di rientro sottoscritti dai cittadini con l’Ente e soprattutto con Area Riscossione, il soggetto privato che negli ultimi messi ha emesso ingiunzioni di pagamento verso i Comisani per pagamenti arretrati dovuti. Ho già richiesto che si riunisca la Commissione Tributi e subito dopo, urgentemente il Consiglio Comunale per adottare i provvedimenti necessari. So che l’Amministrazione Comunale sta studiando misure in tal senso ma non c’è più tempo, occorre intervenire immediatamente, ognuno per la parte che può svolgere a supporto di una cittadinanza che si avvicina, e in qualche caso sta già superando, la fase critica.
Comiso, 27 marzo 2020
Il consigliere Comunale di
Articolo Uno – Lista Spiga
Gaetano Gaglio