Comunicato stampa 25 giugno 2020: IMU al Massimo e dubbia riduzione del 7% del Canone idrico varati dal consiglio comunale.

Aliquote IMU al massimo e dubbia riduzione del 7% del canone idrico varati ieri dalla maggioranza che sostiene l’Amministrazione Schembari. Un nostro emendamento scongiura l’introduzione dell’IMU anche sugli “immobili merce” evitando in extremis la mazzata definitiva al settore dell’edilizia in città.

Purtroppo Amministrazione Schembari e maggioranza di destra non riescono proprio ad alleggerire il carico fiscale sui cittadini, forse preoccupate dallo stato dei conti delle casse comunali, e mantengono al massimo tutte le aliquote dell’IMU anche per categorie su cui un segnale di alleggerimento poteva senza difficoltà essere dato, quali ad esempio terreni agricoli e aree fabbricabili.

La proposta approdata in consiglio era addirittura riuscita nell’impossibile: aumentare l’IMU rispetto ai limiti massimi cui era per effetto del dissesto finanziario, grazie all’introduzione dell’aliquota dello 0,25% sugli immobili costruiti ma ancora non venduti e non locati. Grazie ad un nostro emendamento che ha azzerato l’aliquota, approvato all’unanimità, siamo riusciti almeno ad evitare una mazzata forse definitiva al settore dell’edilizia a Comiso. Si sarebbero infatti tassati immobili esenti fino ad oggi in un periodo di difficoltà del mercato immobiliare senza precedenti.

Pur apprezzando la disponibilità al dialogo dell’Assessore Pepi, che ha recepito per il regolamento IMU i nostri suggerimenti in Commissione con un emendamento correttivo e ha impegnato, su richiesta della minoranza,  l’Amministrazione a varare nei prossimi giorni un provvedimento di esenzioni mirate alle categorie colpite dal lockdown, non riusciamo a capire la bocciatura di ogni  proposta delle minoranze di ridurre anche di poco le aliquote per garantire ai cittadini di Comiso un minimo di respiro.

Non vorremmo che le casse comunali siano così in sofferenza da riservare brutte sorprese a breve termine.

Ma preoccupante soprattutto è apparsa la riduzione del 7% del canone idrico, provvedimento che concretizzerebbe gli annunci di riduzione delle tasse della compagine di destra.

Mentre la legge prevede che il canone copra il 100% dei costi del servizio idrico integrato, a fronte di costi complessivi invariati rispetto al passato, in assenza di alcuna misura strutturale di risparmio, non contabilizzando inspiegabilmente alcune componenti essenziali di costo, l’Amministrazione e la maggioranza procedono ad una riduzione, seppur minima, il 7% complessivo, del canone. Ci viene il dubbio, ma lo accerteremo nei prossimi giorni, che si stia caricando un costo aggiuntivo sulle casse comunali per rispettare un impegno da campagna elettorale.

E anche il meccanismo di ripartizione del risparmio lascia qualche perplessità: minori costi fissi ma per alcune fasce di consumo addirittura aumenti dell’aliquota. Di sicuro le bollette idriche più elevate rischiano di diventare ancora più care. Quindi che i cittadini stiano in guardia, potrebbero avere sorprese nei prossimi mesi. E non saranno piacevoli, nonostante qualche annuncio trionfalistico di questi giorni.

Comiso, 25 Giugno 2020

Il consigliere Comunale di

Articolo Uno – Lista Spiga

Gaetano Gaglio

La Sicilia del 25 giugno 2020

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