Affossato il ritorno dell’articolo 18. Mobilitiamoci

E’ notizia di oggi di come il Pd ha affossato alla Camera la nostra proposta di legge sulla reintroduzione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.
È un atto che, assieme alla rottura con la CGIL sulle pensioni, la dice lunga sulla credibilità del teatrino mediatico orchestrato negli ultimi giorni sulla presunta volontà del Pd di ricostruire il centrosinistra e soprattutto di rappresentare il mondo del lavoro nelle istituzioni e al governo.
Per noi la reintroduzione delle tutele fondamentali dell’Articolo 18 e il superamento del Jobs Act sono un punto irrinunciabile.
Per questo Articolo 1 ha deciso di organizzare su scala nazionale, nella giornata di venerdì 24 novembre, un volantinaggio davanti a una fabbrica o uno stabilimento in più territori possibili, in corrispondenza con l’inizio o la fine dei turni di lavoro.

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Com’è andata in aula oggi

Maurizio Landini

“Se ci sono 120 miliardi di evasione fiscale, non sono né i lavoratori dipendenti, né i pensionati a evadere“

“Quello che mi fa girare le scatole è che quelli che non pagano le tasse spiegano a quelli che le pagano che bisogna togliere i diritti a coloro che pagano le tasse.
Capite che qualcosa non funziona?
Ricordo che dal 1970 al 2008 il Paese era in crescita, eppure c’era l’articolo 18. Ora l’hanno tolto, insieme alle pensioni.
Come siamo messi?
Meglio?

“Un Paese civile degno di questo nome deve considerare un diritto il fatto che una persona possa lavorare, senza essere ricattato da nessuno. E questo non è né di destra, né di sinistra. 
I diritti nel lavoro sono necessari per permettere alle persone di realizzarsi nel lavoro. Se questo principio viene messo in discussione, si arriva alla mercificazione del lavoro. 
Se io ti licenzio, anche se non ho ragione, e se lo posso fare dandoti un po’ di soldi, vuol dire che si possono comprare e vendere a piacimento le persone”

da “L’aria che tira”
21 novembre

 

Il 20 novembre alla Camera si era aperta la discussione sulle proposte di legge di Mdp e Sinistra italiana per la reintroduzione delle vecchie regole sul licenziamento e addirittura l’estensione alle aziende con più di cinque dipendenti.

Sul tavolo c’è il reintegro nel posto di lavoro per tutti i licenziati senza giusta causa, per di più applicandolo a una platea molto più ampia. Il vecchio articolo 18, messo in soffitta dal Jobs Act, si applicava infatti alle imprese con più di 15 dipendenti.

La proposta base porta la firma dell’ex Pd Francesco Laforgia, ora deputato di Mdp. E a questo testo ne è stato affiancato un altro di Sinistra italiana, di cui è primo firmatario Giorgio Airaudo, ex Fiom-Cgil. «La proposta parte dai 3,3 milioni di firma raccolte dalla Cgil per la richiesta di un referendum sul Jobs Act», spiegano da Sinistra italiana. Referendum mai celebrato, in realtà, perché non ammesso dalla Corte costituzionale.

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